Cardinalini del Venezuela, la bellezza in pericolo

I cardinalini del Venezuela (Spinus Cucullatus) sono uccelli passeriformi della famiglia dei Fringillidi, originari del Sud America. Si distinguono per il loro piumaggio vivace, soprattutto nei maschi, che presentano una testa nera e il resto del corpo rosso. Le femmine sono invece grigie, con alcune sfumature rosse sul petto e sul codione. Entrambi i sessi hanno le ali e la coda nere, con degli specchi rossi sulle penne.

Oggi sono considerati in pericolo di estinzione dalla IUCN, con una popolazione stimata tra i 600 e i 6000 individui.Cardinalino del Venezuela

Tra i più ricercati al mondo

I cardinalini sono molto apprezzati dagli allevatori di tutto il mondo, che ne hanno selezionato diverse mutazioni cromatiche, come il pastello, il bruno, il topazio, il diluito e il rubino. Proprio perché sono così ricercati, i cardinalini del Venezuela sono vittime di un intenso bracconaggio e della conseguente perdita del loro habitat naturale.Cardinalini del Venezuela

Dove e come vivono i cardinalini in libertà?

I cardinalini del Venezuela vivono in zone aride o semi-aride, con vegetazione di cactus, acacie e arbusti. Si nutrono principalmente di semi di piante erbacee, ma anche di bacche, frutti, germogli e insetti. Sono uccelli sociali, che formano stormi numerosi al di fuori della stagione riproduttiva.

Durante il periodo degli amori, invece, si accoppiano in modo monogamo e difendono il loro territorio dagli intrusi. Il nido è una coppa di rametti, fibre vegetali e piume, costruita su un albero o un cespuglio. La femmina depone da 2 a 4 uova, che cova per circa due settimane, mentre il maschio la nutre e la protegge. I piccoli, nutriti da entrambi i genitori con semi rigurgitati e insetti, diventano indipendenti dopo un mese.

Simbolo del Venezuela

Oltre all’urgente necessità e al desiderio di conservare la biodiversità, c’è un forte legame culturale tra il popolo venezuelano e il cardenalito. È l’animale simbolo dello Stato di Lara, la mascotte di molte squadre sportive (tra cui i Cardenales de Lara nel baseball, sport nazionale) ed è persino apparso sulla banconota di taglio più alto del Venezuela.Banco Central de Venezuela

Se oggi è il cardinalino è un uccello ormai raro, un tempo abbelliva i cieli delle foreste e delle città, ispirando cantanti, poeti e pittori. L’estinzione di questo volatile sarebbe quindi una perdita tragica e insostituibile non solo per la natura, ma anche per tutta la cultura nazionale venezuelana.

Perché il cardinalino è a rischio estinzione?

Due le principali attività umane che hanno portato questo bellissimo volatile sull’orlo dell’estinzione: il bracconaggio e la perdita e il degrado del loro habitat.

Traffico illegale

Le persone hanno catturato questo uccello per molti decenni a causa del suo piumaggio rosso. All’inizio del XX secolo era di moda utilizzare le sue piume, così come l’intero uccello impagliato per decorare cappelli e altri indumenti preferiti. Ad ogni modo, il motivo principale dell’eccessivo sfruttamento del cardinalino era quello di rifornire gli allevatori che volevano ibridarlo con il canarino domestico per produrre canarini rossi come animali domestici.

In tutto il mondo, ma soprattutto nel nord Europa, la ricerca di una linea stabile di canarini con un “fattore rosso” divenne così popolare che questi uccelli scomparvero rapidamente dal loro habitat naturale in Venezuela. Come conseguenza di questo rapido declino, il cardinalino è stata la prima specie protetta in Venezuela negli anni ’50. Cardinalini del Venezuela a rischio estinzione

Habitat

Il cardinalino è stato storicamente distribuito in aree dove si trova anche nelle foreste decidue tropicali, nelle colline vicino alle Ande e nelle montagne costiere. Alcuni degli habitat necessari al cardinalino sono stati progressivamente degradati o trasformati dal disboscamento, dall’agricoltura, dall’urbanizzazione e da altre attività.

Fortunatamente, la ricerca suggerisce che l’uccello sia in grado di tollerare una varietà di attività umane. Bisogna però ricordare che la perdita di habitat ha un forte impatto negativo sulla disponibilità dei siti di nidificazione.

Palude genetica

La consanguineità e la perdita di diversità genetica sono una delle principali preoccupazioni per qualsiasi specie che persiste in numero molto basso per lunghi periodi di tempo, come il cardinalino. Ad esempio, la consanguineità può ridurre la fertilità e la resistenza alle malattie perché la perdita di diversità genetica riduce la capacità della specie di adattarsi ai cambiamenti ambientali.

Un’altra preoccupazione è che le femmine possano ibridarsi con altre specie più frequentemente se ci sono troppo pochi cardinalini maschi con cui accoppiarsi.

Ciò potrebbe portare alla perdita dell’identità genetica della specie, un processo a volte indicato come “palude genetica“.

Salvare il Cardinalino

Per preservare questa specie, nel 2015 è stata costituita l’Iniziativa Cardenalito. L’associazione, in primo luogo, cerca di comprendere meglio il cardinalino, ancora non così noto scientificamente.

Inoltre, sta lavorando sull’allevamento in cattività per reintrodurlo in habitat sicuri, mentre combatte il commercio illegale attraverso la produzione di informazioni e ricerche per il governo nazionale. possibile effettuare una donazione all’ente tramite il seguente link: Salvare il Cardinalino.

Leonardo Alfatti Appetiti

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