3 Film Venezuelani che raccontano l’anima del Paese

Attraverso l’occhio acuto del cinema possiamo scoprire sfumature, emozioni e sfide che caratterizzano la vita quotidiana di un Paese. Quando poi il Paese è uno di quelli davvero complessi come il Venezuela, il cinema diventa fondamentale per capire vicende e fenomeni che sono lontani da noi. Oggi vediamo 3 film venezuelani che raccontano il Venezuela da angoli diversi.

Simón, scritto e diretto dal regista venezuelano Diego Vicentin, è l’ultimo capolavoro del cinema venezuelano. Destinato a formare un’intera generazione, il film parla di un giovane venezuelano, Simón, che dopo essere stato arrestato e torturato durante le proteste in Venezuela, fugge dal paese e chiede asilo a Miami.

Qui l’ufficio immigrazione lo informa che, una volta ottenuto l’asilo, non potrà più tornare nel suo paese. Simón (nome che richiama il Padre della Patria venezuelana, Simón Bolívar) affronta il senso di colpa e deve prendere la decisione se rimanere a Miami e iniziare una nuova vita oppure tornare nel suo paese per affrontare una tirannia.

Vicentini aveva già prodotto nel 2018 un cortometraggio omonimo sulle proteste del 2017 in Venezuela come parte della sua tesi di master in cinema alla Los Angeles Film Academy. Decise poi di trasformarlo in un lungometraggio di fronte all’accoglienza inaspettata.

Simón è stato girato nell’arco di 28 giorni in 23 luoghi diversi e ha fatto incetta al Festival del Cinema Venezuelano 2023, vincendo 6 premi, tra cui il Miglior Film, Miglior Registra e Miglior Sceneggiatura.

Curiosità: L’attore Franklin Virgüez, che nel film veste i panni di Christian, ha utilizzato il metodo Stanislavskij nella scena dell’interrogatorio, rievocando la sua fobia per i topi, sviluppata quando viveva in un ranch vicino Caracas.

Nel film compare anche un personaggio ispirato a Rufo Chacón, un manifestante di 20 anni che perse entrambi gli occhi dopo che un gruppo di poliziotti gli sparò in faccia con dei pallini.

Al momento, Simón non è disponibile su Netflix o piattaforme simili in Italia. Lo si può vedere solo tramite il sito ufficiale Streaming Simón che offre anche i sottotitoli in italiano.

Papita, Maní, Tostón (2013)

Scritto e diretto da Luis Carlos Huec, Papita, Maní, Tostón è un grande classico del cinema venezuelano, il film che ogni venezuelano conosce e che ti raccomanderà di vedere. PMT è non a caso il film con il maggior incasso nella storia del Paese, con un totale di 15’665’693 dollari dopo 32 settimane in 51 multisale.

Il film ruota attorno ad Andrés, interpretato da Jean Pierre Agostini, che è un fan accanito dei Leones del Caracas, una delle migliori squadre di baseball del Venezuela. Dall’altra parte c’è Julissa, interpretata da Juliette Pardau, che è invece una tifosa pazza dei Navegantes del Magallanes, la squadra rivale.

Un giorno Andrés ottiene i biglietti per vedere il grande derby nell’area VIP dello stadio, ma con sua sorpresa si rivela essere l’area VIP della squadra rivale.

Lì incontra Julissa e si innamora subito di lei, ma incontra anche il padre della ragazza, Vicente, che darà filo da torcere alla coppia fino alla fine.

NOTA: in Venezuela il baseball è sport nazionale, più popolare del calcio

Non riesco a riassumere altro del film, la paura di spoilerare è davvero troppa perché questa pellicola merita tantissimo. La storia d’amore tra Andrés e Julissa fa dei giri assurdi e nelle quasi 2 ore di film succede davvero qualsiasi cosa.

C’è un fatto curioso però: il titolo fa riferimento a tre elementi iconici della cultura venezuelana. Papita, Maní, Tostón (patatine, arachidi, platani fritti) simboleggiano passione, amicizia e amore, che ci accompagnano in tutto il film.

3 bellezas (2014) – 97 min

Questo film del regista Carlos Montero parla di un tema molto sentito in Venezuela, ma di cui in Italia non abbiamo particolare familiarità. Se l’immigrazione e la lotta per la libertà di Simón, come per l’amore impossibile con sfondo sportivo di Papita, Maní, Tostón sono un qualcosa che, con le dovute declinazioni, fa parte della nostra cultura, 3 bellezas è decisamente più lontano.

Il film è incentrato sulla storia di Perla, ex reginetta di bellezza e madre che sogna di vedere incoronata una delle sue tre figlie. Per riuscirci è disposta a tutto. Leggendaria è la risposta che dà a una figlia “Non sai che il fiore di plastica non appassisce mai?” quando questa esprime i suoi dubbi sull’operazione al seno, al viso e alle natiche che sta per subire.

Si dice che il Venezuela abbia le donne più belle del mondo. E le venezuelane ci credono sul serio, tanto che il mito della bellezza venezuelana è diventato parte integrante della cultura del Paese. Il film, dal netto taglio satirico, ruota attorno alla critica ai concorsi di bellezza, in particolare a Miss Venezuela, un’istituzione di dimensioni gigantesche che viene seguita in modo religioso.

3 bellazas mette in discussione sia la superficialità dei concorsi di bellezza che l’autorità materna, affrontando temi come il tema dell’ossessione per la bellezza e la rivalità tra sorelle come mai nessuno aveva fatto nel “Paese delle principesse”.

E se lo stesso regista ammetta che “Perla è un personaggio esagerato” non cambia che quando le fa dire << l’unica cosa che hai per difenderti in un mondo di uomini è la tua bellezza >> abbia riassunto benissimo, purtroppo, l’immaginario collettivo venezuelano.

Leonardo Alfatti Appetiti

Leonardo Alfatti Appetiti