Prima della Nutella, il Venezuela conosceva già la magia delle creme al cioccolato made in Italy. Inizialmente da spalmare, poi all’interno di un delicato wafer a forma di cannolo: il Pirulín! Questo prodotto iconico, che ogni venezuelano che si rispetti ha in casa, è il capolavoro di un siciliano che, come molti italiani in Venezuela, ha fatto la storia, culinaria in questo caso, della Piccola Venezia.
L’inventore italiano del Pirulín
Filippo Sindoni, italiano nato a Capo d’Orlando, in Sicilia, nel 1933, arrivò in Venezuela il 9 settembre 1949 all’età di 16 anni. Insieme al fratello Giuseppe raggiunge i genitori, emigrati due anni prima, che nel frattempo hanno avviato una piccola attività nel mercato cittadino di Maracay.
Il padre vorrebbe che il figlio studiasse, ma bastano poche lezioni di topografia per capire che non è quella la strada giusta. Il vero talento di Filippo è infatti quello per gli affari. Al fianco del papà, inizia a dare una mano in negozio, portando anche la pasta ai clienti in bicicletta, e impara i trucchi del mestiere.
All’età di soli 22 anni, Filippo apre il pastificio la Soberana, dedito alla produzione di pasta per il consumo popolare. Nello stesso anno inaugura uno stabilimento ancora più grande, nella città di El Junquito (Stato Miranda), dopo aver acquistato un macchinario che, seppur usato, permetteva di aumentare la produzione.
Cinque anni dopo è già tempo di una nuova sfida per Filippo e il fratello Giuseppe, che fondano la NUCIVEN, immergendosi per la prima volta nel mondo del cioccolato liquido e della pasticceria. L’azienda produce soprattutto creme al cioccolato e conquista in fretta ampissime fette di mercato.
Nel 1980, dopo aver trasferito la grande fabbrica a Maracay, Nuciven lancia quello che è oggi il suo prodotto più iconico e amato: il Pirulín.
Come nasce il Pirulín?
Il Pirulín è tratto da una ricetta segreta della famiglia Sindoni (che, ricordiamo, erano siciliani!) rielaborata ad arte. All’inizio il cannolo era troppo fragile e si rompeva spesso; quindi per un lungo periodo è stato necessario sperimentare molte miscele per trovare la consistenza ricercata.
Filippo era solito dire, scherzosamente, che metteva a rischio la propria salute testando ogni giorno decine di combinazioni e ricette diverse.
Da dove deriva il nome?
Una volta arrivati al prodotto definitivo, i fratelli Sindoni affermano di aver provato la stessa felicità che provarono da bambini quando, verso la fine della seconda guerra mondiale, i soldati americani regalarono loro un fumetto chiamato proprio Pirulín.
Il genio totale di Sindoni
Grande amico del presidente Ugo Chavez e cavaliere del lavoro, Filippo Sindoni è stato uno dei grandi imprenditori italiani che hanno fatto il benessere venezuelano degli anni 60 e 70.
Nel 1964 dà vita ad un’azienda che produce sacchetti di plastica, la Poliflex. Poi estende la sua attività imprenditoriale in altri settori: dal metalmeccanico all’edile. Impianta uno stabilimento che produce articoli per l’industria automobilistica e un’azienda specializzata nella produzione di profilati (Imuca). Avvia, inoltre, un’azienda di alimenti per animali (la Vitalim), una società per costruire e vendere immobili ed è stato proprietario di una rete televisiva, nonché di un importante quotidiano nella città di Maracay.
Made in Italy e beneficenza
Filippo Sindoni si è costantemente avvalso nelle sue aziende di impianti “made in Italy” e di tecnici italiani. Ha fondato e diretto la Casa de Italia di Maracay, centro di aggregazione per gli italiani, e Funda Pediatria, che assiste i bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’Hc di Maracay. Sindoni ha costruito anche una casa di riposo per gli italiani non abbienti e ha rappresentato per sette anni i suoi compaesani nel Consiglio generale degli Italiani all’Estero.
La morte misteriosa di Sindoni
Il 30 marzo del 2006 Filippo Sindoni è stato trovato morto, colpito da un proiettile, a 75 anni. Era stato rapito due giorni prima da un gruppo di finti poliziotti mentre tornava a casa in auto. Le autorità non hanno mai trovato i rapitori e gli eventuali mandanti.