Il rum venezuelano ha la fama di essere il migliore al mondo e ogni anno difende questa buona reputazione vincendo numerosissimi premi. Il ron venezolano è senza rivali per merito dei terreni su cui si coltiva la canna da zucchero, del clima tropicale e soprattutto del lungo e attento processo di invecchiamento, obbligatorio per ottenere un liquore di denominazione DOC.
Storia e produzione
La tradizione della produzione di rum in Venezuela affonda le sue radici nel periodo coloniale. Gli spagnoli introdussero la canna da zucchero nel XVI secolo, aprendo la strada per lo sviluppo dell’industria dello zucchero in tutti i Caraibi. Nel corso dei secoli, i maestri distillatori venezuelani hanno affinato le loro tecniche, ponendo particolare attenzione alla fermentazione, durante la quale i lieviti naturali trasformano gli zuccheri in alcol. Il distillato ottenuto viene poi invecchiato in botti di rovere per un periodo che varia da un minimo di due anni fino a qualche decennio. Questa fase di invecchiamento contribuisce a conferire al rum venezuelano la sua complessità e profondità di sapore.
Rum Añejo con il metodo Solera
Il rum Añejo, ovvero invecchiato, è il principale motivo di vanto delle distillerie venezuelane. Il segreto del successo internazionale di questo tipo di rum è proprio il processo di invecchiamento, eseguito con metodi raffinatissimi. Uno di questo è il metodo solera, cioè il miscelare contino rum di diverse età all’interno di una serie di botti sovrapposte, creando una progressione graduale dal rum più giovane a quello più maturo. Durante questo processo il rum assorbe lentamente le caratteristiche del legno delle botti, sviluppando note aromatiche e sapori più complessi.
Come si beve il rum venezuelano?
Tradizionalmente, i rum chiari vengono utilizzati nei cocktail, mentre i rum dorati e scuri sono spesso gustati lisci o con ghiaccio. Il rum venezuelano, inoltre, va abbinato quasi obbligatoriamente con il cioccolato. Il metodo di degustazione consigliato consiste nell’iniziare con un sorso di rum per preparare la bocca, poi assaggiare il cioccolatino e continuare con la degustazione del distillato.
In generale, più si sale con l’invecchiamento del rum, più la percentuale del cacao deve crescere, creando così un’esperienza gustativa intensa e armoniosa! Per i rum più giovani, anche il cioccolato al latte o al gianduia può essere un ottimo complemento, esaltando le note fruttate e meno intense del distillato.
Marche Iconiche
Ogni barman e appassionato di rum conosce almeno una decina di marche di rum venezuelano. Tra le più iconiche possiamo citare Diplomático, Santa Teresa e Pampero. Ognuna di queste marche ha contribuito in modo significativo a definire il panorama del rum venezuelano, ottenendo riconoscimenti internazionali e mantenendo una reputazione di eccellenza. Con profili di sapore unici e approcci distinti alla produzione, queste distillerie rappresentano il meglio della tradizione artigianale venezuelana.
Pampero
Il Rum Pampero, prodotto per la prima volta nel 1938, deve il suo nome ai forti venti delle Pampas argentine ed evoca la forza e l’energia di questa regione. Pampero vanta la creazione del Pampero Anejo, considerato come il primo Rum Añejo del mondo, che ha fatto da apripista nel settore e ha stabilito un nuovo standard per l’intera categoria. Una delle bottiglie più celebri è il Pampero Aniversario. Invecchiato secondo il metodo Solera, questo meraviglioso rum offre un profilo di sapore complesso con note di cacao, vaniglia e frutta secca.
Curiosità: il Pampero è anche responsabile del famoso modo di dire “neanche nei peggiori bar di Caracas”
Diplomático
La storia del Rum Diplomático ha inizio nel 1959 nella valle di Terepaima, quando un gruppo di distillatori si unì per creare una bevanda di alta qualità. La distilleria è rinomata per la sua attenzione ai dettagli e la dedizione all’eccellenza. Il Diplomático Reserva Exclusiva è una delle espressioni più celebrate di questa marca. La Reserva è invecchiata fino a dodici anni in botti di rovere, conferendo al distillato un profilo di sapore frastagliato con note di caramello, vaniglia e frutta secca impossibile da replicare.
Santa Teresa
La storia del rum Santa Teresa risale al 1796 quando la famiglia Vollmer fondò la distilleria ad Hacienda Santa Teresa, nei pressi di Caracas. Uno dei loro rum più iconici è senza dubbio il Santa Teresa 1796. Per celebrare il bicentenario della distilleria nel 1996, Alberto Vollmer Herrera, membro della quarta generazione della famiglia, ha voluto creare un rum che sfruttasse tutta la maestria acquisita nei primi 200 anni.
Santa Teresa 1796 è così un rum intenso ed elegante con miscele invecchiate fino a 35 anni in botti di quercia dove prima è invecchiato il bourbon whiskey, e successivamente attraverso il metodo artigianale Solera dando vita ad rum secco, morbido e bilanciato.
Oltre al rum, Santa Teresa è famosa per il suo progetto di riabilitazione “Alcatraz“, che raccoglie le gang criminali, le rieduca e le reinserisce nella società. Questo progetto combina la formazione professionale e personale con il supporto psicologico, l’educazione accademica e il rugby.